Alcune considerazioni riguardo alla intervista a Gino Roncaglia sull'editoria digitale, pubblicata sul blog "Voices Telecom Italia Blog ".
Premesso la mia completa condivisione sulle valutazioni del prof. Gino Roncaglia ( che tra l'altro ho avuto il piacere di conoscere ad un seminario all'Università di Pisa) , esposte nel suo bellissimo libro "La quarta rivoluzione", noto, sempre più spesso anche in altri studiosi, che nell'analisi sul nuovo panorama editoriale digitale prevale una marcata prospettiva "testuale".
Per testuale intendo una attenzione monotematica rivolta al testo degli e-book tralasciando invece la parte più importante che è quella visiva.
Nella nuova realtà editoriale degli e-book, l'immagine non è più un supporto secondario alla lettura ma ha recentemente conquistato un primato sul codice scritto. Soprattutto negli e-book in formato app, le immagini hanno una parte fondamentale nel messaggio. Come ho sottolineato in altre occasioni, le immagini nel nuovo mercato digitale, non solo sono la struttura portante dell'informazione ma si presentano in una tipologia completamente nuova rispetto alle vecchie immagini cartacee.
Sono dinamiche, interattive e ultimamente con caratteristiche di Augmented reality, al punto tale che in un mio articolo sulla rivista Beltel, le ho definite Augmented image.
Si continua a discutere ed analizzare su testi, ipertesti, contenuti multimediali, condivisione di contenuti, e si tralascia l'aspetto più innovativo degli e-book. Come "creatore di immagini" cerco in ogni occasione di spostare l'attenzione dei vari esperti verso le immagini, perchè è proprio verso quest'aspetto che l'editoria digitale ha aperto un nuovo paradigma culturale. Sia sul mio blog www.giulioperanzoni.blogspot.com , e su diverse pubblicazioni e seminari , ho iniziato ad analizzare le nuove immagini, "immagini fluide", con caratteristiche affascinanti e rivoluzionarie.
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