LDP e le immagini fluide
Come ho scritto già l'anno scorso, le caratteristiche principali delle immagini digitali sono il loro dinamismo e la loro interattività ed è grazie a questi aspetti che le avevo definite fluide, cioè immagini che possono essere in movimento, interattive e con caratteristiche di augmented reality, cioè di realtà aumentata. Ma è soprattutto la loro dinamicità che mi ha condotto ad una ulteriore riflessione approfondita su nuovi sviluppi e applicazioni che superano il loro contesto naturale dell'editoria. In effetti è grazie al loro dinamismo che ho potuto portare il fare artistico nell'ambito teatrale. Disegnare dal vivo sul palcoscenico e interagire con gli attori nella messa in scena della novella di Checov "il monaco nero" è stato possibile grazie alla dinamicità delle immagini digitali e così anche nella collaborazione sempre teatrale e musicale dello spettacolo di Daniele Biacchessi con i Gang "giovanni e Nori". Il mio prossimo obbiettivo è ora quello di portare il disegnare dal vivo, che ho chiamato LDP (live digital painting), nell'ambito squisitamente artistico, e cioè in una vera esposizione d'arte. È in questo nuovo contesto che si pone il problema di cosa disegnare dal vivo. In effetti nelle precedenti esperienze il mio fare era ancorato sempre ad un testo teatrale e letterario, ora però non ho più un ancoraggio su cui sviluppare un tema visivo. Lo spazio silenzioso di una galleria d'arte mi suggerisce la prossima "ancora" su cui costruire un discorso visivo e cioè la musica. Nel prossimo appuntamento a Marina di Pisa a villa Bondi cercherò di elaborare immagini dinamiche seguendo il filo conduttore della VI sinfonia di Beethoven "la pastorale" alternata ad un altro classico della musica "room full of mirrors" e "voodo childs" di Jimi Hendrix. Un esperimento appassionante in cui cercherò di mettere in contatto con il mio fare due giganti della musica. Penso che le emozioni di un esperimento simile siano quasi certe.
Nessun commento:
Posta un commento