Disegnare con le app su tablet.
di GIULIO PERANZONI
Inizio
una nuova riflessione analitica sulle caratteristiche tecniche e sui possibili
sviluppi professionali per gli illustratori che alcune app offrono sui tablet,
in materia di disegno.
Sono
ormai diversi anni, praticamente con l'apparizione sul mercato dell'ipad, che
ho iniziato a testare quasi tutte le app in cui erano a disposizione i diversi
strumenti per disegnare. L'esperienza decennale che mi sono fatto su un
programma come Painter è stato il punto di riferimento
per valutare e capire quali app si possono definire un possibile strumento per
i professionisti delle immagini disegnate e a quali risultati possono portare.
È una riflessione che faccio
volentieri per tutti coloro che fanno la mia professione e che spero apra anche
un dibattito conoscitivo tra di noi. Uno scambio di informazioni che non può che esserci utile a tutti e che può arricchire le reciproche esperienze.
Le app
come sapete, sono dei mini software chiusi e sopratutto operano su uno
strumento, il tablet, che ancora per ora non ha l'eccezionale capacità di "sentire" la pressione della nostra mano, a
differenza invece di una tavoletta grafica o della Cintiq.
Ma devo
dire che alcune app, nonostante questo grosso handicap, svolgono molto bene la
loro funzione.
Iniziamo con quella che mi è sembrata più completa e professionale
ARTRAGE
Sviluppatore
: ambient design Ltd
Versione
1.6.1
Peso:
19,8 MG
Richiede
IOS 4.3
Compatibile
con IPad
Si inizia
con una schermata chiamata galleria in cui in alto a sx si trova la dicitura
nuovo dipinto, mente in basso, sempre a sx, si trova l'icona + che apre una
tendina su cui si può scegliere oltre ad nuovo
dipinto anche l'importo di una foto o il duplicare di un altro disegno.
Questa
prima schermata sarà anche la galleria di tutti i
disegni che si faranno e dunque anche la loro gestione.
L'interfaccia
si avvicina molto a Painter. Nella parte sx troviamo i Tools o attrezzi per
disegnare mentre nella parte inferiore a sinistra troviamo i vari menù per calibrare ogni singolo utensile. Sulla parte destra
invece abbiamo la tavolozza che come quella dei Tools si arriva cliccandoci
sopra. Come in Painter abbiamo un cerchio in cui si scelgono sia le tinte che i
toni del colore oltre ad avere la possibilità di aggiungere nuovi colori
alla tavolozza usando lo strumento contagocce.
Sempre come Painter si possono
scegliere i vari tipi di carta e addirittura si possono creare e utilizzare
livelli separati.
I livelli hanno le stesse caratteristiche dei programmi
professionisti, si possono disattivare chiudendo l'icona dell'occhio, hanno
percentuali di opacità e se ne possono creare quanti
se ne vuole. Come tutti i prodotti dei tablet, l'ingrandimento e la riduzione
si ottiene con il "pinch" delle due dita.
Nei
pennelli si possono trovare sia acquerelli molto realistici, sia tinte ad
effetto impastò, cioè con la tridimensionalità del colore. Anche qui, come
in Painter si possono utilizzare vari liquidi diluenti per effetti di fusione
tra tinte.
Nell'esempio che ho editato su fb, un omaggio
a Pinter, ho trovato l'accesso dei
singoli strumenti abbastanza facile
mentre la gestione dei singoli Tools non è così intuitivo come in Painter. Utilissima è l'icona del contagocce sempre
a portata di mano. Lo si trova a bassa opacità al piede del disegno. Con
questo strumento la gestione del colore diventa molto fluida e pratica. Un
difetto abbastanza macroscopico sono le schermate per gestire i parametri dei
singoli attrezzi per non parlare soprattutto della dimensione dei singoli
pennelli. Il difetto consiste che ogni volta che si ha l'esigenza di cambiare
dimensione o altro si è costretti ad attivare l'icona
delle ruote dentate e accedere al comando che vi serve.
In basso a sx infatti
si trovano un icona con delle ruote dentate e vicino un altra con un file con
sopra disegnato una sola ruota dentata. Nella prima come ho detto si gestisce
il singolo attrezzo, e dunque anche la sua dimensione. Nella seconda si trovano
delle sotto categorie dell'attrezzo in questione. Per esempio, se selezionate la
spatola, nella prima icona troverete il
cursore per ingrandire o diminuire la spatolata, la sua opacità e altro. Nella seconda icona, quella con il file,
troverete diverse tipi di spatole, dure,
morbide, cariche di colore oppure neutri che impastano i colori già disegnati. Questo meccanismo è uguale anche per tutti gli altri attrezzi.
La
gestione dei livelli è molto completa. Sulla
destra in basso troviamo l'icona a loro
relativa. Come in Photoshop e Painter è un icona con la miniatura del disegno fatto su quel
livello, vicino troviamo tre icone: l'occhio per attivarlo o disattivarlo, un
pallino nero che cliccandogli sopra attiva la tendina per l'opacità, e il terzo un
cerchio con la trasparenza ma che invece cliccandogli sopra attiva il famoso
lucchetto che lo rende operativo o meno. Ma l'icona più importante la trovate in basso a dx, molto nascosta,
vicino al nome del livello rappresentata da quattro piccole righe e un
minuscolo asterisco. Cliccando sopra si apre una tendina in cui troverete ogni
tipo di opzioni riguardante i livelli:
fusione di tutti quanti, fusione di quello sottostante e altro. Chiaramente
ogni riga dei livelli è mobile e dunque
sovrapponibile a seconda delle vostre esigenze.
Nessun commento:
Posta un commento