venerdì 27 maggio 2011

immagini digitali

scusate la lunga assenza, ma in questo periodo sto cercando di organizzare un evento molto importante a riguardo l'editori digitale, ma fino a che non ho niente di sicuro non posso ancora pubblicarlo, nel frattempo però ho iniziato il canovaccio del prossimo saggio che cercherò di pubblicare. Un saggio che segue quello precedente, E-Drawing, e con cui vorrei aprire maggiormente il tema delle immagini digitali. Cercherò man mano che concludo dei passaggi importanti, di pubblicare su questo blog quello che ho elaborato con la speranza anche da parte di chi legge di avere suggerimenti, correzioni o chiarimenti. buona lettura. Vi informo anche che su iTunes nella categoria di iTunes U, la sezione dedicata alle Università, nell'elenco delle varie Università di tutto il mondo sono presenti alla lettera U, le uniche tre Università italiana, tra cui quella di Pisa. Se cliccate sul nome Università di Pisa, si apre la home page e vi si trovano varie applicazioni con il nome dei dipartimenti.Con gradita sorpresa ho trovato  le registrazioni video dei vari seminari e nella applicazione del seminario di Informatica Umanistica tra i vari interventi c'è anche il mio sugli E-Drawing., mentre nella applicazione Museo della Grafica ci sono diverse interviste a Roberto Innocenti e una a Scarabottolo, due grandi nomi dell'Illustrazione Italiana, buona visita. (una volta scaricato il download dalla applicazione ve lo ritrovate, per chi ha un IPAD, nella applicazione IPOD)








Le nuove immagini digitali



Una delle più importanti differenze tra una immagine tradizionale e una digitale è la sua tipologia di trasmissione dei valori cromatici al nostro apparato visivo.
I colori materici esistono e funzionano solo con la  luce, naturale  o artificiale che sia.

 La luce  come vettore di trasporto informativo trasmette la frequenza che fa distinguere i colori alla nostra retina. Volendo essere pignoli, i capolavori della pittura oggi non  sono letti o percepiti nella stessa maniera di come  l'artista li ha pensati e creati.

Caravaggio, Tiziano, e tutti gli altri hanno progettato ed eseguito le loro tavole alla presenza di una particolare fonte di luce: quella naturale del sole o al limite quella di una fiamma di una torcia.  Solo con queste fonti di luce loro distinguevano i colori e costruivano i loro capolavori. Lo strumento con cui hanno eseguito il concerto di note cromatiche dei loro quadri era uno strumento naturale.
 I pigmenti dei  colori con cui ci comunicano le loro immagini, è un materiale naturale (terre, resine, ossidi minerali) che ha la caratteristica di riflettere una particolare frequenza dello spettro cromatico della luce.
Il colore materico ( olio,tempera, ecc.) è una sostanza che riflette come uno specchio solo una parte della luce che riceve da una fonte luminosa (sole, torcia, o candela). Sia la produzione che la sua fruizione di quell'opera  d'arte era legata a quel tipo di medium che era la luce naturale.
Vedere questi capolavori alla luce elettrica di lampadine alogene o di altra natura  oppure  addirittura su schermi dei nuovi device o in tv o sul pc, non ha senso. La giusta maniera è un ambiente con luce naturale come i grandi musei che sono dotati di lucernai spaziosi da cui entra la luce solare del giorno. La visione di queste immagini con la luce artificiale è come ascoltare una sinfonia di Mozart per violino con una chitarra elettrica. Se ne intuisce il motivo ma non è certamente la stessa cosa.

Le immagini digitali al contrario, sono nate e lette con una illuminazione autonoma, sono colori retroilluminati , non dipendono da una luce esterna,  la loro esistenza è nata con la luce dei pixel con cui è costituita la loro struttura. Il creatore di immagini che utilizza lo schermo digitale e la penna ottica per creare i suoi lavori utilizza come medium la luce stessa del monitor. Si potrebbe dire che le immagini materiche hanno un medium indiretto, mentre quelle digitali, lo hanno diretto.
Le immagini materiche sono relative mentre quelle digitali si possono considerare assolute.

Le immagini tradizionali esistono per riflesso, mentre quelle digitali sono autonome, esistono grazie alla energia da cui sono nate e con cui sono fatte.
 Un immagine materica in un ambiente senza fonte di illuminazione è inerte, non trasmette nessun messaggio, rimane una materia oscura. Per  comunicare il suo messaggio le è necessario una energia luminosa esterna al suo corpo, mentre per un immagine digitale l'energia per comunicare il suo messaggio è al suo interno, è nella sua struttura con cui è costruita. È energia che si organizza in immagine senza l'utilizzo indiretto di materia. Il suo contenitore , il medium con cui viene trasportata è l'energia che la costruisce e la trasmette. È autosufficiente!!


La produzione di immagini è una caratteristica che solo l'uomo possiede. Non esiste nessun essere vivente che produce immagini per trasmettere informazioni. La tela del ragno, gli alveari delle api, le conchiglie del paguro sono immagini costruite dal loro istinto, non sono dettate da nessun pensiero critico o progetto mentale, e soprattutto non trasmettono informazioni ai propri simili ma sono solo il risultato delle loro attività per la sopravvivenza.

Al contrario l'uomo fin dall'inizio dei tempi ha utilizzato il codice visivo per trasmettere informazioni ai suoi simili e con il passare del tempo questa sua capacità si è sempre più raffinata e specializzata fino a raggiungere livelli assoluti.
   Potremmo considerare un  immagine come un insieme di varie informazioni veicolate da un medium che le trasporta nelle due dimensioni in cui sono immerse: il tempo e lo spazio, e che sono dirette a diversi destinatari.

Per esempio i primi graffiti sulle pareti delle caverne erano informazioni che il suo creatore lanciava alla divinità (destinatario) utilizzando la terra d'ocra per eseguirle e la parete  come supporto (medium) per fissarle nel tempo (dimensione temporale)  e averle così sempre a disposizione nei giorni successivi. Non erano trasportabili ma nelle epoche successive anche la dimensione spaziale fu inglobata nella produzione di immagini. L'invenzione delle tavolette d'argilla, del  papiro e della carta fu una soluzione tecnologicamente perfetta sia per inglobare il fattore tempo che quello dello spazio.
In questo saggio mi sono proposto di analizzare la caratteristica strutturale delle immagini  che nei vari periodi storici hanno trasportato e scambiato  informazioni tra gli uomini e capire così il grande cambiamento che drasticamente si sta compiendo in questi ultimi tempi con l'introduzione sia di nuovi medium che di codici informativi.
Inizierei a definire i vari contenuti di un immagine, le sue lessie visive. Una immagine è la somma di molteplici informazioni primarie, come un racconto articolato è formato da diversi periodi il cui insieme porta ad un quadro generale di quello che si vuole dire. Nello studio di un testo il  nome che viene dato ai vari periodi che lo compongono è lessia. Anche per un immagine credo si possa usare il termine lessia visiva per determinare le varie componenti che la formano.
In una immagine bidimensionale le lessie visive più evidenti sono la sua dimensione, il suo cromatismo, gli equilibri delle forme che compongono l'immagine,    

sabato 7 maggio 2011


vecchie foto

Incredibile!!!! guardate cosa ho trovato tra le scartoffie...era il 1984!!! e qui sono nel mio ufficio all'Unità di Milano di viale Fulvio Testi mentre provo a disegnare con un commodore 64, un pezzo preistorico dell'era del digitale..... quando si dice essere pionieri, non esistevano ancora i cellulari! il personaggio che cercavo di disegnare e che mi sembra anche di esserci riuscito era quello che disegnavo allora sulle pagine di Repubblica..... l'anno lo si può leggere anzi intuire dal calendario che è appeso al muro..... foto storiche da archivio

venerdì 6 maggio 2011

abstract per un seminario sugli e-drawing

Salve a tutti, finalmente ho qualche minuto per il blog, è un periodo molto intenso di contatti i cui risultati spero di metterli in rete al più presto.... per ora sono solo progetti molto interessanti che hanno bisogno di conferma...vi farò sapere appena ho la quasi certezza di fattibilità. Per ora vi metto al corrente per chiunque potrebbe interessare il mio abstract che utilizzo per i vari incontri, sempre disponibile nel limite delle mie possibilità. A presto








LIBRI DIGITALI
DI
TERZA GENERAZIONE


I nuovi e-reader, e-book, book Apps e  le immagini digitali

(progetto per un incontro-seminario)






di
Giulio Peranzoni



















    In questi ultimi mesi sono avvenuti dei cambiamenti radicali per quanto riguarda lo scambio dei saperi.
    Tra questi in particolare  la comparsa degli e-book, i libri in digitale, e le conseguenti  nuove forme di lettura che hanno portato nel campo editoriale una rivoluzione epocale, addirittura denominata  "la quarta rivoluzione" e paragonata alla scoperta dei caratteri mobili e della stampa da parte di Gutemberg.


Di fronte a questo nuovo contesto mi sembra molto importante da parte di chi conosce, per questioni professionali,  le nuove tipologie di prodotti e le procedure di utilizzo dei libri digitali,  mettere al corrente anche le persone "non addette ai lavori".


 E’ da diversi anni che l’informazione scritta e visiva viene elaborata in forma digitale per poi essere stampata su supporto cartaceo e di nuovo archiviata in digitale. Ora, con l'uscita in commercio dei nuovi tablet e i post-computer, la digitalizzazione dell'informazione scritta è completa.
Nell'ambito dell'editoria la trasformazione è stata totale.

 
 In effetti è  da circa un decennio che con gli e-book in formato e-pub è iniziato a formarsi un nuovo mercato di nicchia autonomo ma limitato; ora, con la comparsa dell'ipad e i nuovi reader device, questo settore sta iniziando a prendere le caratteristiche di un vero mercato globale parallelo a quello tradizionale e con molta probabilità il principale per le future generazioni di lettori.







  Di conseguenza mi sembra importante e fondamentale da parte degli operatori che lavorano nel settore dei libri e dell'editoria in generale di mettere al corrente del nuovo paradigma culturale che è in atto.



   Come nelle precedenti conferenze e seminari che ho tenuto allo IED (Istituto Europeo di Design) di Milano , all'Università Statale di Pisa e alla Fiera del libro di Bologna, il mio scopo è quello di informare in generale tutti i lettori di libri e le persone interessate alla cultura,  ma soprattutto di far conoscere agli studenti e agli  insegnanti dei vari Istituti ad indirizzo artistico e umanistico il nuovo scenario culturale che si sta definendo e che fuori dal nostro paese è già ormai in una fase molto avanzata. Mi sembra importante che gli operatori culturali e formativi sostengano una  iniziativa che ha come scopo una  alfabetizzazione informatica necessaria per lo sviluppo futuro del paese adeguato alla nuova realtà tecnologica globale.








  Allego alla presente il mio abstract che ho utilizzato negli  altri incontri e dove sono illustrati i punti principali del mio intervento.








ABSTRACT





·      La nuova e potente rivoluzione culturale dei saperi: gli e-book

·      Cosa sono i nuovi tablet e gli e-readers device: metodi di lettura (lean back, lean move, e lean forward)

·      Caratteristiche del nuovo mercato editoriale degli e-book e paragone con l'editoria tradizionale. L' aspetto economico e i diritti di riproduzione

·      Differenza tra la seconda e la terza generazione dei libri digitali: e-pub e Apps.

·      Come scaricare dalla rete gli e-book e le procedure per leggerli.

·      Cosa sono gli ipertesti e le loro potenzialità

·      I nativi digitali la loro percezione visiva e la loro tipologia di apprendimento

·      La nuova sociologia informatica

·      Le immagini digitali: gli e-drawing e le loro caratteristiche

·      Gli illustratori tradizionali e quelli digitali

·      Dinamicità dell'immagine e il nuovo rapporto con il testo negli e-book

·      Interattività testo-immagini

·      Le immagini  in 2D e in 3D . Tridimensionalità percettiva ed effettiva

·      Il problema degli originali e il "cloud computing"












Aspetti organizzativi





   Nella quasi totalità dell’incontro verranno proiettate con l’utilizzo di un Ipad 2 moltissimi esempi visivi  fissi e animati di tutte le tipologie di apps ed e-book di cui parlo. La presenza di un proiettore con una presa VGA è necessaria. Per la navigazione in internet non ci sono problemi perchè l’Ipad 2 è di tipologia 3G che sfrutta la sim card come un normale cellulare.

























Giulio Peranzoni

Giulio Peranzoni nato a Milano, è stato presidente dell’Associazione Illustratori dal 1992 al 1998. Ha collaborato come vignettista (la Repubblica) e illustratore per i maggiori quotidiani e periodici italiani (l’Unità, Il Corriere della Sera)  e per diverse agenzie di pubblicità. Attualmente collabora con le principali case editrici italiane del settore scolastico,  di formazione e nel settore pubblicitario.
E’ stato docente di illustrazione realistica all’Istituto Europeo di Design e alla Scuola del Fumetto di Milano e docente di computer graphic alla scuola del Castello Sforzesco. Nel 2010 ha pubblicato per l’editore Area51 l’e-book “E-Drawing  Il nuovo paradigma dell’illustrazione”.
Oltre all’attività di illustratore si dedica alla pittura e alla scultura.
Vive e lavora in Toscana a Massa Carrara.










Contatti

indirizzo Skype: giulio.peranzoni
viale della Stazione, 123 MASSA
tel. 0585 250211
cell. 3288752002