sabato 27 novembre 2010

dove scaricare il libro E-DRAWING

Salve a tutti!.... è stato un periodo intenso e solo ora posso dedicare qualche minuto al blog.
Dunque, prima di tutto la presentazione del libro allo IED di Milano è stata un successo!.. aula magna piena con gente in piedi, oltre agli studenti famosi illustratori tra cui Angelo Stano autore di Dylan Dog, Paolo D'Altan, Paolo Rui, e da casa Aldo Di Gennaro e Libero Gozzini, il critico Ferruccio Giromini e altri ancora che adesso non ricordo, la conclusione che non è solo un tema per studenti...che dire ho toccato un argomento molto attuale e sentito, il che mi spinge ad andare avanti e di svilupparlo e diffonderlo maggiormente. Per chi è interessato ad acquistare qui di seguito lascio i link dove scaricarlo, fra qualche settimana dovrebbe anche trovarsi in www.IBS.it e  fra qualche giorno sarà pronta anche la versione in inglese che sarà messa su Amazon.











grazie per l'attenzione e a presto

venerdì 19 novembre 2010

conferenza ied

Eccomi di nuovo, scusate il ritardo ma è stato un periodo molto intenso...dunque non sto qui a ripetermi perchè è sufficiente aggiungere i documenti qui sotto per capire tutto. Al ritorno di questa avvincente avventura vedrò di scrivere qualche cosa. a presto


mercoledì 6 ottobre 2010

era il 1971

ebbene si, guardate un pò cosa ho trovato tra le scartoffie..... era il 1971 e questo personaggio andava in giro a dipingere i muri delle fabbriche occupate anticipando di almeno dieci anni i graffittari di oggi. Si ispirava a Orozco e Siqueros  e i grandi muralisti messicani. Avevo sempre la "cinquecento" piena di tolle di vernice e pennellesse.... questi sessantottini non perdono mai il vizio vero?

nuovo working progres


bello, questo mi ha dato soddisfazione a farlo, mi sono proprio divertito. che ne dite?

lunedì 4 ottobre 2010

illustrazioni in divenire



Eccomi ancora qua, allora dopo l'ultimo commento, incoraggiato dai complimenti provo ancora una volta a mettere qualche disegno che sto facendo. Non sempre riuscirò a farlo, dipende dal periodo e dai lavori che riesco ad avere, ma per ora ci sono abbastanza disegni da fare per cui.....

illustrazioni in divenire

Eccomi di nuovo qua,.... oggi vorrei provare a pubblicare alcune illustrazioni in divenire. Ho pensato che come un musicista fa sentire la sua musica, uno scrittore fa leggere le sue storie, non vedo perchè un illustratore non possa far vedere le cose che sta facendo. Così ho pensato di inserire alcune illustrazioni che al momento sto facendo per vari clienti, e le voglio far vedere in work progres, forse perchè sono un pò megalomane ma le illustrazioni che faccio mi affascinano mentre da incompiute prendono forma e rifinitezza, .... buona visione

domenica 19 settembre 2010

relazione dei tre giorni a Fosdinovo all'ebook Fest


 questa è la relazioncina che ho inviato all ebook Fest,...in pratica e un riassunto di quello che avevo già scritto con in aggiunta una conclusione nuova.


E-drawing
DISEGNI DIGITALI
Il nuovo paradigma dell'illustrazione





 


Estate 2010


Nel partecipare al Festival dell'e-book di Fosdinovo che si è svolto nei primi giorni di settembre del 2010,  ho avuto l'occasione di discutere e riflettere su un aspetto che considero importante nel panorama dell'editoria elettronica: le illustrazioni.
L'immagine disegnata ha sempre accompagnato il testo scritto in tutte le epoche  e in maniera non secondaria, ma in questi ultimi tempi nel dibattito sull'e-book si continua, giustamente,  a  parlare di iper testi, e-reader, tablet, e-editor, e solo di sfuggita di immagini.
Probabilmente gli 'addetti ai lavori' che discutono di e-book,  provengono nella maggioranza dei casi dal mondo informatico, editoriale o universitario e non conoscono a fondo il lavoro di un creatore di immagini e di tutto l'universo corrispondente che ruota intorno a lui.
Nel libro che sto pubblicando on-line "E-DRAWING nuovo paradigma dell'illustrazione" edito da Area 51 publisher, ho cercato di descrivere e analizzare una nuova tipologia di disegni che si sta affermando in questi ultimi tempi nel contesto degli e-book, una tipologia radicalmente diversa da quelle tradizionali.
La produzione di immagini si è sempre adeguata ad ogni rivoluzione del processo e del mezzo della comunicazione scritta. Codici miniati, litografia, punta secca, bulino, fotografia, fotolito, l'illustrazione è sempre riuscita a riadattarsi  alla nuova rivoluzione tecnologica del periodo. 
Però a differenza delle precedenti rivoluzioni in quest'ultima abbiamo una novità assoluta per quanto concerne l'immagine che accompagna un testo, la sua dinamicità, e che deriva come normale conseguenza dal dinamismo del loro contenitore, l'e-book.
Nelle precedenti innovazioni tecnologiche l'immagine che accompagnava un testo  era disegnata o stampata e cioè in  un unico originale o ripetuta  in numerose copie ma aveva una caratteristica comune: la sua  inamovibilità !
In copia unica e dipinta a mano su un codice amanuense o incisa su lastra e ripetuta migliaia di volte in stampa su un libro, una volta impressa al suo supporto di lettura, l'illustrazione era quella, definitiva, intoccabile, eterna come l'oggetto che la conteneva.
Ora  in questa quarta rivoluzione, l'immagine disegnata, che per millenni è stata a fianco della forma scritta con un aspetto fisso e definitivo, cambia completamente la sua struttura, la sua funzionalità rispetto al testo, diventando appunto un immagine dinamica con  numerose nuove soluzioni comunicative.
In questi ultimi tempi si possono già distinguere come potranno essere le illustrazioni future che accompagneranno gli e-book. Immagini che gradualmente dal bianco della pagina affiorano e prendono consistenza non improvvisamente come quando sfogliando un libro ce le troviamo di fronte immediate e definitive, ma focalizzandosi durante il tempo di lettura, oppure immagini che da una posizione della pagina si spostano e si collocano in un altro spazio, dettagli del disegno che escono dal loro contesto e ingrandendosi danno maggiori informazioni, o ancora immagini che seguendo il tempo di lettura e dunque interagendo con il testo cambiano la loro forma e colore.
La tecnologia del touch screen porta poi ad una ulteriore rivoluzione all'interno di questo nuovo paradigma dell'illustrazione. Oltre alla possibilità di muoversi e trasformarsi all'interno di un testo, l'immagine disegnata ora può essere manovrata, mossa dal lettore all'interno della pagina. Le possibilità che la tecnologia del touch-screen offre ad un illustratore e ad un lettore sono numerose e completamente nuove.
Partendo dunque dalla  inamovibilità iniziale del classico disegno stampato  si è aggiunto un suo intrinseco dinamismo e  ora con l'utilizzo del touch-screen un  altra caratteristica dell'immagine fissa viene superata: la sua passività.
La quarta rivoluzione annulla anche questa.
Non solo, ma se nelle prime versioni di questa funzione tattile si interveniva  come con  un comune interruttore e cioè facendo partire una animazione con un percorso già programmato,  ora invece con gli ultimi progressi di questa tecnologia, posso spostare l'immagine, ingrandirla, muovere un dettaglio, ruotarlo a mio libero arbitrio, insomma posso entrare nell' interno del disegno e gestirlo a seconda delle mie esigenze e che la lettura mi suggerisce.
L'affermarsi del libro elettronico è una occasione unica per gli  illustratori e più in generale per i creatori di immagini. Nei prossimi anni con l'espandersi dell'utilizzo degli e-book, si andrà configurando una elevata richiesta di immagini. Questo perché l'e-book non è la sostituzione del libro cartaceo ma una sua evoluzione, un oggetto completamente nuovo che di conseguenza aprirà la strada ad un nuovo mercato editoriale.
Di fronte a questa situazione inedita credo sia  importante  per noi illustratori italiani riflettere sulle  tipologie di disegno che il nuovo scenario richiede, quali tecnologie usare, quali nuove soluzioni creative  proporre ma soprattutto di non trovarsi impreparati a offrire un nostro prodotto. Quello che mi piacerebbe evitare è una ulteriore colonizzazione culturale da parte del mercato anglossassone come sta capitando,  per esempio,  nel cinema di animazione in 3D o come è già accaduto nel cinema di animazione tradizionale. Penso che sia fondamentale portare questo dibattito ad ogni appuntamento futuro come l'ebook Fest o nei classici appuntamenti editoriali coinvolgendo tutte le associazioni di categoria ma anche  organizzare seminari e incontri negli istituti d'arte e Accademie dove da quei luoghi usciranno le future generazioni di 'digital-born'.






lunedì 13 settembre 2010

incontro all'ebook fest

eccomi di ritorno da Fosdinovo dove si è svolta la tre giorni del libro elettronico. Un esperienza che consiglio a chiunque lavori nel campo dell'illustrazione e dell'editoria. Molte le novità che però non posso scrivere ora per mancanza di tempo. Appena mi metto in pari con il lavoro cercherò di fare un resoconto e sviluppare alcune idee che sono nate in questi tre giorni. A presto

lunedì 6 settembre 2010

eccomi ancora qui,.... incredibile ho avuto un commento, mi sento quasi emozionato, chiunque tu sia benvenuto e grazie per la tua attenzione. Oggi inserisco una piccola parte del libro che ho in cantiere e che parla di e-drawing, è solo un piccolo assaggio, appena mi libero dell'impegno che ho per l'ebook fest, copierò man mano quello che sto scrivendo. Così chi legge questo spazio avrà il piacere di conoscere a piccole puntate quello che cercherò di pubblicare. buona lettura:


IL PROBLEMA DEGLI ORIGINALI
Dopo avere analizzato le caratteristiche presenti e future di come sono
e potrebbero essere gli e-drawing nello scenario editoriale elettronico
si presenta il problema, già accennato all'inizio, di cosa è un originale
nel contesto della realtà digitale. Se ogni file di immagine può essere
considerato un originale a s'è ed indistinguibile dal file che
l'illustratore ha prodotto per la stampa o nel caso di un e-book per la
'messa in rete' è anche vero che così non è. L'illustratore crea la sua
immagine con determinati software che mantengono sia i vari livelli
che compongono il disegno, sia la memoria storica di ogni suo
movimento nel fare quel disegno (scrip). Solo successivamente per
questioni di memoria e di peso del file che i livelli e i passaggi del
disegnare vengono uniti e di fatto annullati in un unica immagine che
potrà essere ripetuta. Esistono dunque dei file unici che potrebbero
essere considerati i veri originali e che potrebbero avere un loro
valore. Ma la cosa incredibile è che seguendo questo ragionamento
non è più il risultato finale e cioè l'immagine ma il suo fare, l'atto del
compiere, il gesto memorizzato che prende valore e l'autorità di opera
d'arte. Per la prima volta il valore estetico di un immagine passa dal
prodotto finale di un fare al fare stesso, alla tècne.
Il problema è a chi possa servire o piacere di avere un file unico da cui
sono state riprodotte migliaia di copie. La questione allora va forse
postulata in maniera differente. Perché un originale di un immagine,
sia artistica o illustrativa, ha un valore differente dalla sua copia?
Evidentemente perché i colori di un originale hanno qualche cosa in
più rispetto alle sue copie. Non ci sono paragoni per esempio nel
percepire dal vero la divina armonia dei colori di un quadro di
Tiziano a confronto di una sua copia anche se pur perfetta di un suo
allievo o una copia in digitale dal più alto livello di risoluzione.
Nel campo dell'immagine fino ad ora l'originale era irripetibile anche
con la più avanzata tecnologia. Quando l'autore spalma la materia dei
pigmenti sulla tela o sulla carta, il risultato a cui perviene non è
riproducibile completamente. Non esiste tecnologia che possa
riprodurre i milioni di atomi che strato su strato portano a far vibrare
la luce in quella determinata maniera. Infatti anche il falso più
perfetto può essere smascherato e sensitivamente chiunque percepisce
una sostanziale differenza ogni volta che vede un originale e lo
confronta con la sua copia fotografata ad alta risoluzione sul catalogo
stampato sulla carta migliore. L'originale è tutta altra cosa. Ha
qualche cosa in più che non sappiamo decifrare.
Ma ora nella realtà digitale, l'autore di una immagine non usa più la
materia, costruisce i suoi rapporti di colore, le sue armonie
cromatiche, le sue forme con qualche cosa che solo ora si può
riprodurre fedelmente, in ogni singolo atomo che in questo caso si
chiama pixel o bit del suo computer. I rapporti binari che lui mette in
gioco sono alla radice rapporti numerici e quindi perfettamente
ripetibili.
È la scomparsa dell'originale! Ma niente panico. È da secoli che un
altra forma d'arte continua a creare opere meravigliose trasmettendo
comunque sensazioni profonde e senza bisogno dell'originale, è la
musica! Un opera di Mozart o una canzone di Hendrix riprodotte su
vinile o su cd ha la stessa forza se suonate dal vivo dal loro autore, lo
spartito originale scritto di loro pugno in effetti interessa solo agli
storici o agli amatori di cimeli. Il loro valore è di come hanno
rapportato le note tra loro. E il fatto che le loro sinfonie sono basate
solo su sette note e con determinati rapporti matematici, consente
teoricamente di potere ripetere la stessa sinfonia come fu suonata la
prima volta. Teoricamente, perchè poi ogni esecutore ci mette una
interpretazione tutta sua e che fa la differenza, però in questo caso non
ci sono milioni di particelle di colore da sistemare in un determinato
spazio per ottenere la copia perfetta. Ora al creatore di immagini si
prefigura la stessa realtà, le sue note sono i pixel digitali e la sua opera
può essere suonata da qualsiasi e-reader in maniera identica da come
lui l'ha composta con il suo computer.
La conclusione è che con la realtà digitale finalmente il valore
dell'immagine si libera dal sua ancora originale e può trasmettersi
liberalmente ogni volta, come esattamente si incidono le note di una
emozionante musica sulla superficie di un DVD.
Il problema che ora rimane aperto sono appunto i diritti di
riproduzione delle immagini e di come possano essere fruiti dagli
autori.
Ma a ben vedere anche se la realtà del digitale ha cambiato tipologie
di disegni, rapporti con gli editori, procedure lavorative, il primo
passaggio di un opera tra un creativo e un soggetto che utilizza il suo
lavoro c'è sempre. Che sia su carta o in formato digitale nel momento
che il disegno esce dal mio computer per essere proposto ad un editore
o a un altro soggetto per essere stampato o messo in rete, quello
potrebbe essere il momento di accordarsi sul compenso. Una volta
che il file è in rete non esiste più come originale, come detto prima
ogni sua copia è un originale e sarà l'editore a doversi preoccupare di
difendersi dalla pirateria, come d'altronde fanno già le case
discografiche o cinematografiche.
Un altra soluzione ma che c'era anche prima del' e-book, è il
riconoscimento delle royalty.

venerdì 27 agosto 2010

Ciao a tutti, finalmente sto iniziando a imparare a usare il mio blog.... Inizio subito con il dare una notizia che mi sembra importante per chi come me lavora con la matita... nei giorni 10-11-12 settembre 2010 a Fosdinovo (MS) si terrà la seconda edizione dell'e-book Fest, la manifestazione del libro elettronico.
In questa edizione tra i vari appuntamenti in cui si presentano i nuovi scenari dell'editoria elettronica e le sue future prospettive, mi è stata offerta l'opportunità di un intervento in cui rifletto sulle nuove tipologie delle future illustrazioni che il nuovo mercato offre:
E-drawing - Nuovo paradigma dell'illustrazione
Seminario di Giulio Peranzoni
L'E-Book Fest è anche una occasione per conoscere come potrebbe evolvere l'editoria scolastica e di formazione nel prossimo futuro.
Un appuntamento che non è la solita esposizione di prodotti editoriali, ma un incontro tra esperti e professionisti che organizzati in seminari aperti al pubblico discutono e promuovono nuove proposte e ipotesi che la nuova realtà digitale del libro elettronico offre.
L'E-Book Fest nasce come logica e naturale evoluzione di due precedenti esperienze di successo: il BookCamp di Rimini e lo SchoolBookCamp di Fosdinovo. Sullo sfondo, la necessità -sempre più sentita nel mondo dell'editoria come in quello della formazione- di supportare culturalmente i processi di cambiamento scaturiti dal ritmo serrato dell'innovazione tecnologica.
Per questo importante appuntamento vi consiglio di vistare il sito eBookFest di Fosdinovo dove potrete trovare tutte le informazioni utili.
Cordiali saluti


CopiedImage.png

sabato 21 agosto 2010

e-drawings

Nuovo paradigma dell'illustrazione
di Giulio Peranzoni

Le immagini disegnate sono state il primo codice per trasmettere informazioni. Dai primi graffiti rupestri fino ai bellissimi geroglifici e ai simboli delle civiltà precolombiane, il passaggio del sapere dopo l'oralità era affidato alle immagini disegnate. Anche dopo
essere state sostituite dalla scrittura, sono state sempre in simbiosi con il testo scritto.
Ad ogni rivoluzione del processo e del mezzo della comunicazione scritta, la produzione di immagini si è sempre adeguata. Codici miniati, litografia, punta secca, bulino, fotografia, fotolito: l'illustrazione è sempre riuscita a riadattarsi alla nuova rivoluzione
tecnologica del periodo.
In questi ultimi tempi l'e-book ha quasi raggiunto le caratteristiche ottimali per essere il mezzo principale di scambio dei saperi della nostra società.
E puntualmente l'illustrazione si è subito adeguata al nuovo mezzo. Già dall'inizio degli anni novanta del secolo scorso, alcuni illustratori sperimentavano i primi programmi per produrre in digitale le immagini. Illustrazioni digitali che comunque erano destinate a essere stampate su carta. Poi l'espansione planetaria del web ha prodotto illustratori che creano in digitale per un mercato completamente digitale, ora anche il mondo editoriale dà la stessa opportunità. Di conseguenza anche il prodotto illustrativo è cambiato, con l'affermarsi degli e-book stanno nascendo nuove tipologie di disegno. Ibridi tra animazioni e disegno, disegni interattivi grazie alla tecnologia del touchscreen o della swipe. Sono novità che inevitabilmente stanno cambiando anche la figura professionale degli illustratori. Da una prima spaccatura netta tra chi rifiutava il pc come mezzo di disegno e chi invece sperimentava i primi software, si è arrivati ai giorni nostri in cui una nuova generazione di digital-born produce immagini digitali per un mercato digitale.
Dunque nuove tipologie di immagini, nuove figure professionali, nuovi mercati da esplorare, sono questi i punti su cui riflettere.
Si potrebbero denominare "illustratori materici" gli illustratori predigitali, cioè la categoria di professionisti che lavoravano prima dell'era digitale, professionisti del pennello, eredi di quella manualità ed estro ereditate dal campo dell'arte, per intenderci coloro che operano esclusivamente con pigmenti, pennelli e supporti materici diversi. Da questa grande famiglia però già negli anni settanta si ha una diversificazione abbastanza accentuata. Anche se inventato verso la fine dell'800 è in questo periodo che spopola tra gli illustratori l'aerografo.
È il periodo dell'iperrealismo, e tra gli illustratori di allora si configura subito una spaccatura tra gli aerografisti e gli altri. Nelle grandi città e nei maggiori istituti d'arte nascono numerosi corsi di aerografo, vengono pubblicati libri e dispense sull'utilizzo della aereopenna. Si potrebbe già intravedere quello che più avanti succederà: la divisione tra chi accetta nuove tecnologie come normali mezzi con cui sperimentare nuovi scenari creativi e chi invece non vuole contaminare una tradizione artistica basata sulla manualità e l'estro del tocco.

In ogni caso erano due categorie diverse nella maniera di produrre
immagini, ma che lavoravano verso un solo mercato.
Negli anni novanta la situazione cambia completamente. Entra in
scena l'era del digitale e dopo un periodo di rodaggio con i primi
programmi di pittura digitale molto rigidi, lenti e soprattutto
maledettamente complicati, si arriva ad una simulazione perfetta dei
media naturali con software sempre più intuitivi e veloci aprendo la
strada a nuove possibilità creative.
Ai miglioramenti dei software, in questo periodo si hanno significativi
miglioramenti anche per l'hardware. Infatti già alla fine degli anni
novanta esistevano numerose penne ottiche con tavolette che avevano
centinaia di livelli di pressione. L'uscita poi, all'inizio del millennio,
della Cintique, la video-tavoletta precursore del touchscreen ha
portato al massimo il livello di imitazione e naturalezza del disegno.
Nello stesso periodo in cui la tecnologia raggiunge una discreta
affidabilità si configura anche un nuovo mercato: il web.
Con il diffondersi del web, si creano nuove condizioni per il mercato
delle immagini, anzi nasce un nuovo mercato in cui la richiesta di
immagini è molto elevata.
Questo è comunque un periodo che, come in tutte le epoche in cui si
verificano delle profonde rivoluzioni di tecnologie, il vecchio e il
nuovo viaggiano sui propri binari parallelamente. È sempre esistito un
periodo di transizione prima che il nuovo sostituisca il vecchio, ed è
proprio in questo periodo che la nostra generazione di illustratori si
trova. Un mercato editoriale tradizionale a stampa su cui fanno
affidamento il primo gruppo di illustratori, quelli materici e comunque
affiancati da quelli digitali, e un nuovo mercato editoriale totalmente
digitale su cui fanno affidamento esclusivamente chi usa il linguaggio
elettronico. E non è difficile prevedere cosa succederà in un prossimo
futuro, quando il nuovo sarà la normalità e il vecchio mercato sarà
sempre più ridotto ad una nicchia per amatori. Il mercato delle
immagini elettroniche sarà sfruttato da una generazione ibrida in cui
si troveranno illustratori che sanno disegnare sia con i mezzi
tradizionali ma che hanno avuto il coraggio di sperimentare le nuove
tecnologie e la nuova generazione, per intenderci la digital-born, di
illustratori nati e formati completamente nella realtà digitale. Gli
esclusi passeranno nel campo dell'arte pura, o nel peggiore dei casi
cambieranno lavoro. Dunque è in atto un profondo cambiamento di
competenze e di professionalità dell'illustratore e automaticamente
anche del suo prodotto: l'illustrazione.

E-DRAWINGS
di primo livello
A differenza delle precedenti rivoluzioni in quest'ultima abbiamo una
novità assoluta per quanto concerne l'immagine che accompagna un
testo scritto, la sua dinamicità.
Nelle precedenti innovazioni tecnologiche l'immagine che veniva
utilizzata per accompagnare un testo, manuale o stampata, in un
unico originale o ripetuta in numerose copie, aveva una caratteristica
comune: la sua inamovibilità !
O in copia unica e dipinta a mano su un codice amanuense o incisa su
lastra e ripetuta migliaia di volte in stampa su un libro, una volta
impressa al suo supporto di lettura, l'illustrazione era quella, definitiva,
intoccabile, eterna come l'oggetto che la conteneva.
Ora in questa quarta rivoluzione, l'immagine disegnata, che per
millenni è stata a fianco della forma scritta con un aspetto fisso e
definitivo, cambia completamente la sua struttura, la sua funzionalità
rispetto al testo, diventando appunto un immagine dinamica con
numerose nuove soluzioni comunicative.
In questi ultimi tempi si possono già distinguere come potranno essere
le illustrazioni future che accompagneranno gli e-book. Immagini che
gradualmente dal bianco della pagina affiorano e prendono
consistenza non improvvisamente come quando sfogliando un libro ce
le troviamo di fronte improvvise e definitive, ma focalizzandosi
durante il tempo di lettura, oppure immagini che da una posizione
della pagina si spostano e si collocano in un altro spazio, dettagli del
disegno che escono dal loro contesto e ingrandendosi danno maggiori
informazioni.
Un esempio molto indicativo l'ho visto su un libro elettronico di
favole. Intorno al testo scritto c'era una cornice floreale, con foglie e
boccioli di fiore che durante il tempo di lettura della pagina stessa,
pian piano si trasformavano in fiori.
Il meccanismo è sempre quello che guida una animazione tradizionale,
ma la differenza è la sua velocità. In un cortometraggio animato la
velocità vuole riprodurre la realtà, il sonoro e l'immagine sono uniti in
un unico codice, al contrario in un e-book il testo e l'immagine
continuano ad avere una propria identità. La velocità di una
animazione per un e- drawing è intrinseca, discreta e segue il ritmo
della lettura. Se applichiamo la velocità di una animazione
tradizionale ad un e-drawing non funziona, non avrebbe senso, la
velocità di un cartone è la velocità che cerca di riprodurre il
movimento reale (22 fotogrammi al secondo).
Un altro esempio di dinamismo di un e-drawing è la possibilità di
poter cambiare il proprio cromatismo durante il tempo di lettura.
Vicino ad un testo che descrive una situazione temporale limitata, per
esempio il viaggio di una caravella verso il nuovo mondo, nel tempo
di lettura che mi descrive il lungo viaggio, il fondo del cielo e il mare
su cui naviga la caravella potrebbe cambiare da un cielo mattutino a
una colorazione dello stesso cielo verso il tramonto. Discretamente, come una ripresa naturalistica, con un effetto sicuramente più emozionante di una illustrazione stampata e fissa. Oltre ad una illustrazione prodotta in digitale che può considerarsi totalmente adatta per un e-book, le animazioni elementari di questo tipo potremmo definirle e- drawing di primo livello, quello più semplice ma che già sfrutta la dinamicità del nuovo mezzo elettronico. Illustrazioni che si muovono al ritmo della lettura ma non ancora interattive.

E-DRAWINGS
di secondo livello
Una ulteriore rivoluzione all'interno di questo nuovo paradigma
dell'illustrazione è dovuta alla tecnologia dello touchscreen, la
possibilità di interagire con il proprio schermo. Già sperimentata agli
inizi di questo secolo ma ancora molto costosa e poco sensibile, il suo
diffondersi e perfezionarsi in questi ultimi anni è dovuto alla entrata in
scena dei telefonini di ultima generazione e ai palmari. Oltre alla
possibilità di muoversi e trasformarsi all'interno di un testo,
l'immagine disegnata può essere dunque manovrata, mossa dal lettore
all'interno della pagina, questo ulteriore progresso applicato ad un
disegno lo definerei e-drawing di secondo livello.
Così nuove possibilità e nuove soluzioni creative si configurano, ma
nello stesso tempo nascono e vengono richieste nuove competenze
all'illustratore. Ora non gli si richiede più l'esecuzione di un buon
disegno e di conseguenza una capacità creativa ed estetica, ma alla
sua professionalità tradizionale si inizia a chiedergli anche una
maggiore conoscenza informatica.
Le nuove possibilità che un e-book mette a disposizione richiedono
necessariamente nuove competenze. Già nella creazione di e-drawing
di primo livello, l'introduzione di una animazione elementare
comporta una esperienza nuova per l'illustratore: il saper costruire una
animazione. Questo vuol dire che ad ogni nuova aggiunta di
tecnologia l'e-drawing sale di livello e di conseguenza aumenta la
richiesta di nuove competenze. L'introduzione in un testo elettronico
di nuove opportunità dovuta alla tecnologia del touch-screen richiede
dunque una maggiore conoscenza tecnologica. Ma fino a che punto un
produttore di immagini può permettersi di aumentare le proprie
competenze?
Probabilmente l'esecuzione di un e-drawing di secondo o di livello
superiore necessita di una tale conoscenza di competenze specializzate
che diventerà inevitabile, da parte dell'illustratore, di appoggiarsi a d
altri professionisti. A ben vedere la produzione di immagini complesse
come un film di animazione è il risultato di un lavoro eseguito da
diverse persone, una animazione in 3D comporta ulteriori
collaborazioni, un vero lavoro di squadra. La tendenza probabile per
un esecuzione di e-drawing per livelli superiori sarà quella di
ricercare una collaborazione tra diverse persone.
È la fine di una figura professionale millenaria? La parcellizzazione di
un lavoro in differenti specializzazioni? Non credo, in primo luogo
una illustrazione di base su cui aggiungere altri effetti va comunque
eseguita da un creativo e in secondo luogo è probabile che i software
necessari per ottenere e-drawing di livelli superiori con il tempo
diventeranno sempre più intuitivi e dunque alla portata di una sola
persona.
Le possibilità che la tecnologia del touch-screen offre ad un
illustratore e ad un lettore sono numerose e completamente nuove.
Dalla inamovibilità iniziale del disegno stampato, con il linguaggio
elettronico, si è aggiunto un suo intrinseco dinamismo, ora con
l'utilizzo del touch-screen cade un altra caratteristica dell'immagine
che fino ad ora non si era mai riuscito a forzare: la sua passività.
Non potere riuscire a interagire con i media che ci passano
informazioni è sempre stato un limite non indifferente.
Già Platone faceva notare come il sapere in forma scritta non dava la
possibilità di essere interrogato per chiarimenti ne di riuscire a
contraddire il suo contenuto e infatti nei suoi dialoghi fa sottolineare a
Socrate la pericolosità della scrittura in confronto alla oralità: cioè la
mancanza di interattività!
Il non riuscire a intervenire con chi ci comunica un concetto
utilizzando un media è stato il limite principale del trasporto di saperi.
Un limite iniziato con l'invenzione della scrittura e che è stato
ereditato in tutte le rivoluzioni tecnologiche successive fino ad
arrivare ai nostri tempi. Anche un media moderno come la televisione
o la radio o il cinema ha questo ostacolo: chi lo utilizza non può far
altro che sentirlo o vederlo passivamente, cioè non può interagire con
il suo contenuto, può solo cambiare canale con il telecomando o uscire
dalla sala cinematografica.
La quarta rivoluzione annulla anche questo. Grazie al touch-screen la
mia passività di osservatore di un disegno, sia fermo che animato,
cade. Ora posso intervenire e con il mio dito posso spostare
l'immagine, ingrandirla, spostarne un dettaglio, ruotarla, insomma
entrare nel suo interno e gestirla a seconda delle mie esigenze che la
lettura mi suggerisce.
Ma la lettura di un e-book comporta un limite alla fruizione del
touch-screen. Chi legge un testo non ha tempo per "giocare" con le
immagini. La funzione di illustrare un racconto è sempre stata quella
di supporto, direi una introduzione alla sua lettura, nel senso che
l'immagine disegnata accanto a uno scritto è per aiutare il lettore a
creargli l'atmosfera di quello che sta leggendo o comunque di
aggiungere ulteriori informazioni che se scritte aumenterebbero il
numero delle pagine.
L'uso esagerato di interagire con l'immagine che accompagna un
testo sarebbe una opportunità fuori luogo se non ridondante.
Probabilmente l'utilizzo della tecnologia del touch-screen su di un
immagine è più funzionale a testi didattici o di formazione, in cui il
lettore deve sperimentare diverse azioni visive su immagini che il
testo scritto gli suggerisce. Il vantaggio, per un bambino, di avere un
e-book didattico della scuola primaria con al suo interno esercizi
interattivi è indiscutibile. Ma anche in testi scientifici un e-drawing di
secondo livello ha vantaggi incredibili. Pensiamo per esempio come
può essere vantaggioso poter ruotare un disegno in 3D di uno spaccato
del cuore all'interno di un e-book di medicina oppure di ruotare e di
entrare in un ambiente architettonico disegnato e descritto per un
testo di architettura.