giovedì 31 marzo 2011

informazioni visive

Prima di trovare il tempo per fare un riassunto dell'interessantissimo incontro al caffè degli illustratori che si è svolto il 30/3/11 alla Fiera del libro di Bologna aggiungo un importante appunto che spero sia lo spunto per uno scambio di idee.
 La tavola rotonda in cui sono stato invitato a parlare era composta oltre che da me, da Paolo D'Altan noto illustratore italiano e internazionale e Michael Neugebauer un importante editore a livello internazionale di Hong Kong e del suo collaboratore e  sviluppatore informatico Umesh Shukla le cui conoscenze sono state estremamente chiarificatrici e piacevoli, soprattutto molto proficue nel comprendere alcuni dettagli per quanto riguarda le Apps, che giustamente Umesh considera non un e-book ma una sua ulteriore evoluzione e che con tutta probabilità è il prodotto ideale dell'editoria digitale futura. Ma su questo punto datemi qualche tempo per rifletterci per potere così scrivere una relazione più approfondita e dettagliata. Per ora pubblico le note di qualche giorno fa. buona lettura.  g.p.



I disegni come informazione visiva: .... i disegni e più in generale le immagini prodotte dall'uomo sono da considerarsi informazioni. Un disegno è un insieme di complesse informazioni: cromatiche, formali, compositive, descrittive. Il grosso problema di una informazione è prima di tutto la sua trasmissione e cosa più importante il suo rapporto con il fattore t cioè il tempo. Un informazione ha un valore in più se il suo contenuto riesce a mantenersi nel tempo. Prendiamo per esempio un poema epico come l'Odissea. La sua massa di informazioni è ora un grande patrimonio culturale grazie al fatto che è stato trasmesso e mantenuto contro il tempo. All'inizio si è salvato dal tempo grazie alla trasmissione orale dei vari cantori e successivamente  perchè  è stato riportato su supporti cartacei. Anche la natura ha il problema  di trasmettere le sue informazioni attraverso il tempo. Gli esseri viventi hanno risolto la trasmissione delle informazioni genetiche del loro DNA attraverso la generazione di propri discendenti con al loro interno il DNA primario. Un disegno è un complesso insieme di informazioni, come il dna in natura, e ha il grosso problema anche lui di resistere al tempo. Fissare tutte le informazioni di una immagine su un supporto materico come la parete di una caverna è stata la prima soluzione dell'uomo. Tavolette di creta, papiri, carta, pietra,.... Sono tutte soluzioni tecnologiche per trasportare l'informazione e soprattutto mantenerla nel tempo. Il valore dell'informazione visiva si è sempre più conglobata con il suo supporto durante tutta la storia dell'uomo fino a fondere il valore dell'informazione con il suo device.
Il valore di una  tela dipinta da un grande maestro non è nella tela che ha usato o nei pigmenti che ha spalmato, ma nell'informazione visiva che quei materiali mi trasmettono. Con l'avvento del digitale si è verificata una impensabile rivoluzione del passaggio dell'informazione. Traducendo tutte le informazioni, scritte, sonore, visive in digitale e dunque in algoritmi matematici, ogni tipologia informativa si è di fatto resa indipendente dal suo supporto. Prendo come esempio l'informazione musicale. Da quando l'uomo è riuscito, solo da un secolo, a fissare la musica su un supporto, come un  nastro, o su disco in vinile o un dischetto inciso con il laser tutti quanti identificavano il valore di quella informazione musicale nel suo supporto e non nella musica in s'è. Finalmente con l'iPod prima e con l'interconnettività della rete , le persone hanno capito che pagando un certo compenso potevano sentire l'informazione musicale senza avere tra le mani un oggetto fisico che la contenesse. È quello che sta succedendo anche per l'informazione visiva, e cioè le immagini. Io creatore di immagini, quando elaboro il mio prodotto in digitale lo monetizzo passando l'informazione al mio editore e lui ai suoi lettori senza un supporto, solo informazioni!..... (continua)

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