martedì 13 agosto 2013

professione illustratore


Professione illustratore

                                                                  di G. Peranzoni

Alcune riflessioni sulla professione dell'illustratore in rete...

 In ogni epoca storica, la figura del creatore di immagini ha avuto un ruolo e un peso dipendente dalla sua collocazione nel processo di produzione economica. Le immagini disegnate, tra cui le opere d'arte, sono inequivocabilmente degli oggetti sociali. Come oggetti sociali sottostanno a caratteristiche e meccanismi ben definiti che tra l'altro son ben analizzati nelle opere di M. Ferraris. Ma, a prescindere dalla loro ontologia, è il loro ruolo all'interno del sistema produttivo della società, e più precisamente quella capitalistica, che la figura del creatore di immagini cambia aspetto e importanza. 
La figura di uno scriba egizio nella società gerarchica dei faraoni, non era certamente la stessa dell'illustratore di pale d'altare del rinascimento nè tantomeno quella dell'illustratore pubblicitario del novecento. 
Ogni epoca storica, a seconda della sua organizzazione sociale, ha costruito un determinato ruolo sociale all'illustratore/creatore di immagini. Lo scriba egizio era considerato un interprete tra le divinità e gli uomini, e anche nel rinascimento il pittore, in un certo senso, era considerato un interprete della volontà divina. Con la nascita della società mercantile e industriale, la creazione di immagini diventa una produzione di merce e nel meccanismo capitalista acquista un valore come ogni altro prodotto industriale. Dalle chiese e cattedrali del medio evo, l'immagine disegnata viene esposta e fruita in un nuovo luogo, che non è più religioso/istituzionale ma borghese. La nuova vetrina delle immagini sono le gallerie d'arte che sono organizzate come un qualsiasi negozio dove la merce viene esposta e venduta con il suo prezzo. Il creatore di immagini prende dunque la fisionomia di un artigiano altamente specializzato che produce un particolare prodotto con un valore e a cui gli viene riconosciuto, come direbbe Searle dalla intenzionalità collettiva, un ruolo sociale ben definito. Non è un industriale che crea profitto perchè nel suo processo produttivo non sfrutta la forza lavoro di altri, ma è comunque un soggetto che produce e crea valore economico. Ora la situazione sta di nuovo cambiando. Dalla società dei servizi, si è passato alla società informazionale o meglio ancora, come la definisce M. Castell, la società in rete
Puntualmente come ogni tipo di nuova società, rimastica e ridefinisce i ruoli e i meccanismi della divisione del lavoro. La questione cruciale è sempre stata il modo in cui il lavoro è organizzato e retribuito. La divisione del lavoro era, ed è ancora, una misura di ciò che ha valore e ciò che non ne ha nella prestazione di lavoro. Questo giudizio di valore organizza il processo di produzione. Definisce anche i criteri in base ai quali il prodotto viene diviso, e la stratificazione sociale. La divisione fondamentale nella società in rete, ma non l'unica, è quella che separa forza lavoro programmabile da forza lavoro generica. 
La forza lavoro autoprogrammabile ha la capacità autonoma di concentrarsi sull'obbiettivo assegnato nel processo di produzione (creare immagini) di reperire le relative informazioni, di ricombinarle in conoscenza usando lo stock di conoscenza disponibile e di applicarla. Più i sistemi di informazione sono complessi e interattivamente connessi a database e fonti di informazione tramite le reti di computer, più quello che è richiesto al lavoratore è la capacità di cercare e ricombinare informazione. Questo richiede un'appropriata formazione e addestramento, in termini non di specializzazione ma di capacità creativa e dell'abilità di sapersi evolvere al passo con i cambiamenti nella tecnologia e nella conoscenza. In sintesi, se nei tempi passati chiunque sapesse disegnare con una semplice matita su un qualsiasi superficie poteva improvvisar si illustratore ed entrare nel mercato delle immagini ora, nella società in rete la cosa diventa più difficile e la selezione dal sistema produttivo-economico più precisa.... Continua.

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