sabato 21 giugno 2014

pareidolie

per i nuovi contatti: cosa sono le mie pareidolie

Pareidolia di radici

Pareidolia è una parola che deriva dal greco: para che vuol dire attraverso, per mezzo di, e eido che vuol dire figura. In pratica è quel meccanismo psicologico che associa le immagini, o meglio, che ci fa leggere delle immagini in altre immagini. Un esempio comune sono le immagini che di solito vediamo nelle forme delle nuvole, oppure i volti o gli animali che ci sembra di scorgere nelle macchie o nelle incrostazioni dei muri. Non è un gioco della fantasia o un banale effetto ottico ma un qualche cosa di più profondo del nostro essere. È un meccanismo ancestrale e biologico che ci portiamo nel nostro DNA dai nostri lontani antenati. Un meccanismo di difesa che gli ominidi del pleistocene avevano sviluppato in maniera eccezionale e che li difendeva dai vari predatori. Era una delle capacità fondamentali per sopravvivere e che consisteva di vedere, tra le forme delle vegetazione, i predatori mimetizzati e quasi invisibili. I nostri antenati che hanno sviluppato questa dote e cioè leggere meglio le forme tra una forte entropia visiva sono sopravissuti alla selezione naturale e per eredità ci hanno trasmesso questa capacità.
Un meccanismo che ci è rimasto e che ogni tanto affiora per gioco e casualmente. Quando mi sono accorto che nelle radici spiaggiate oltre a vedere delle immagini si aggiungeva anche una plasticità di forme affascinanti e che grazie alla elaborazione digitale ora potevo evidenziarle con più precisione con il disegno, ho iniziato a riflettere meglio su cosa mi ero imbattuto.
Soprattutto di fronte alla reazione dei primi spettatori. Mi ha colpito subito il fatto che molti di loro hanno letto immagini che io non avevo inserito. La conclusione è che un meccanismo biologico sopito da generazioni si è messo in moto e la cosa più affascinante è che non si accende solo a chi crea queste immagini ma anche a chi le osserva.
Sono una sorta di immagini materiche interattive, nel senso che chi osserva non lo fa in maniera passiva, una volta ricevuto quel tipo di messaggio visivo, il meccanismo della Pareidolia si attiva e porta a sua volta lo spettatore a creare nella sua mente nuove immagini.

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